Arte

Willi Pontin in mostra a Caorle

INCANTO LAGUNARE
I paesaggi dell’anima

...”L'a ga davanti un bùcio color suca/ co le onde che tòrno se remena./La sta pensando: el cor ghe se imbaùca/ e belèssa ghe scòre in ogni vena./...Là in fondo quell'antiga catedràl/...
Sono alcune scene con cui Attilio Carminati parla, nella poesia “Tosa a Caorle”della cittadina lagunare, esprimendo nella sua lirica, nell'incontro con la natura, con il paesaggio e gli angoli storici,un'ammirazione che nasce dal cuore e dai sentimenti.
Anche Willy Pontin fa di questi temi il motivo della sua mostra, a cui unisce un'intonazione cromatica, un taglio di trasparenze di linee, una composizione bilanciata di elementi paesaggistici, di simboli, in un gioco di colori che si smembrano in sensazioni e accostamenti nuovi, dove la realtà diventa tensione.
Sono percorsi di poesia, gli stessi che hanno affascinato Hemmingway, che abbracciano il territorio lagunare, da Venezia all'entroterra e si allungano seguendo i corsi d'acqua, a ricercare una forza vitale che viene dalla natura e dalla storia.
Willy alterna elementi architettonici, campanili, la chiesa dell'Angelo, i Casoni, la laguna e poi Venezia nei suoi aspetti più affascinanti. Accosta  alcuni simboli per alimentare la metafora, poi i colori spesso tenui, gentili e morbidi danno spessore alla luminosità e alle trasparenze.
Gli azzurri hanno un'intonazione particolare nella tensione dei cieli e nello specchio delle acque, nei frequenti e opportuni risalti, nelle sottili e vibrate cadenze che si placano in un'atmosfera distesa.
Anche nella tecnica, le linee verticali si sfaldano e si dilatano in uno spazio meditativo, in un “Incanto” che ha il sopravvento. Così l'identità soggettiva ed inconfutabile viene spezzata dall'eco dei sentimenti, dalla memoria, dalla qualità lirica, dalla grazia dell'immagine.
Le esperienze personali, intensamente vissute, vengono riproposte in un susseguirsi di scorci, di elaborazioni, di richiami, con una emotività che nasce dall'amore dell'artista verso la sua terra.
Nei quadri esposti vi è un susseguirsi di titoli che richiamano l'incanto della laguna e che si fondano con molte caratteristiche culturali del tempo: il centro storico, il colore veneziano, l'oro di Bisanzio, gli elementi romanici elaborati in uno stile moderno un po’ liberty e un po’ cubista, nella fusione di elementi geometrici e di sfumate cromie, come nel quadro “Volo sulla città”, dove l'artista fa una sintesi  di Caorle ed evidenzia un suo percorso di ricerca e di innovazione.
Lidia Mazzetto